La vitamina B12 è chiamata anche cobalamina poiché presenta nella sua struttura un atomo di cobalto centrale. E’ una delle sostanze organiche più importanti per il nostro organismo, in quanto il suo ruolo principale è quello di promuovere la crescita dei globuli rossi in formazione.

Scoperta

Fu scoperta per la prima volta nel 1948 quando dei ricercatori del settore riuscirono ad isolarla nel fegato. Subito si capì che poteva essere adoperata per curare e prevenire malattie come l’anemia perniciosa e le neuropatie.

Solo dopo trent’anni di ricerca approfondite si riuscì a identificare la struttura complessa di questa molecola.

Quantità consigliata

La vitamina B12 è molto importante per l’organismo umano, ma (come tutto ciò che ingeriamo o con cui veniamo in contatto) deve essere assunta in quantità diverse a seconda dell’età dell’individuo.

Nei neonati da 6 a 12 mesi il quantitativo è di 0,7; dall’1 ai 3 anni 0,9; dai 4 ai 6 il quantitativo è di 1,1; dai 7 ai 10 anni 1,6; dagli 11 ai 14 anni 2,2; dai 15 anni in poi il quantitativo è di 2,4. Per le donne in gravidanza è di 2,6, mentre durante l’allattamento di 2,8.

Vitamina B12 proprietà e funzione

La vitamina B12 è fondamentale per il nostro organismo in quanto interviene nella replicazione cellulare.

Oltre alla produzione dei globuli rossi e del loro involucro, è utile per il metabolismo degli amminoacidi, dei grassi e dei carboidrati.

Ha un ruolo di prim’ordine nel corretto funzionamento delle cellule nervose e si comporta come un co-enzima per la sintesi del DNA e dell’RNA.

Dove si trova la vitamina B12

La vitamina B12 si trova esclusivamente nella carne, nel pesce ed in percentuali ridotte nel latte e nei suoi derivati.

Vitamina B12 ed alimenti

Il nostro organismo può assumere vitamina B12 tramite diverse tipologie di alimenti con la garanzia del rispetto di una dieta sana ed equilibrata.

Tra le tipologie di carne che presentano il maggior quantitativo di vitamina B12 c’è il fegato dei bovini, il manzo, l’anatra ed il coniglio. Anche il pesce azzurro, oltre ad essere un alimento a basso costo, povero di grassi e ricco di proprietà nutritive, garantisce un discreto apporto di vitamina B12 (in particolare sardine e sgombro). Tra i molluschi, invece, sono le cozze a detenere la maggiore quantità di vitamina B12. Il tuorlo dell’ uovo ne è una fonte importante, mentre latte e latticini ne contengono piccole quantità.

Carenze di vitamina B12

Le carenze o comunque le alterazioni importanti di vitamina B12 nell’organismo possono portare tra tutte all’anemia megaloblastica, un tipo di patologia per cui i globuli rossi sono molto più grandi di quelli normali o all’anemia perniciosa, provocata da un problema di assorbimento.

La mancanza di vitamina B12 è responsabile anche di danni a livello neurologico e psichiatrico (nei bambini piccoli, ad esempio, si possono manifestare danni al cervello, problemi di tipo motorio e capacità cognitive ridotte).

Cause

Le carenze di vitamina B12 possono essere causate o da un cattivo assorbimento da parte dell’organismo o da cattive abitudini nutrizionali.

Tra i soggetti a rischio ci sono i vegetariani ed i vegani, proprio a causa delle loro scelte alimentari.

Alcuni ritengono che si possa integrare il fabbisogno di questa vitamina con l’assunzione di alghe e lieviti, altri, invece, sostengono che questi alimenti presentino una forma inattiva di vitamina, per questo non possono essere considerati come una valida alternativa.

Quando non si riesce ad integrare il giusto apporto di vitamina B12 tramite l’alimentazione si può ricorrere ad appositi e certificati integratori in commercio.

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